News
Ritardo pagamenti P.A.: imprese siciliane della gestione rifiuti vicine al collasso
» 28.06.2012
“Se non riceveremo concrete risposte dalla Regione Sicilia saremo costretti a bloccare i pagamenti degli stipendi dei nostri dipendenti (oltre 10.000 lavoratori) già dal mese di agosto e non escludiamo ripercussioni sui livelli occupazioni del settore e sulla corretta erogazione dei servizi. Le nostre imprese, attive nella gestione dei rifiuti in Sicilia, sono vicine al collasso a causa dei mancati pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e la situazione è destinata nei prossimi mesi a diventare ancora più esplosiva se la Regione Sicilia non chiarirà cosa accadrà a fine anno, quando gli attuali Consorzi e Società d’ambito debitrici cesseranno di esistere: chi onorerà i debiti verso le imprese (oltre 1 mld di euro)?”.
E’ questo l’ennesimo appello alle istituzioni regionali promosso da Confindustria Sicilia e FISE Assoambiente, l’Associazione che rappresenta in Confindustria a livello nazionale le imprese che operano in campo ambientale.
L’ammontare totale dei mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese che gestiscono i servizi di igiene ambientale a livello nazionale si aggira attorno ai 5 miliardi di euro e nella sola Sicilia tocca la quota record di 1 mld.
La situazione in Sicilia è diventata drammatica soprattutto dopo le ultime disposizioni introdotte dalla Regione con la legge n. 26 del 9 maggio 2012 che prevede la chiusura delle società d’ambito, ovvero dei soggetti amministrativi che sovrintendono l’affidamento e la corretta gestione dei rifiuti, per il prossimo 31 dicembre senza precisare però chi subentrerà alle loro posizioni attive e passive, ovvero chi onorerà i debiti verso le imprese del settore.
Il timore delle imprese è che l’ammontare dei crediti vantati sia sottoposto al regime di liquidazione, cui conseguirebbe solo una parziale restituzione delle somme con tempistiche non ben definite.
Questa situazione di incertezza e precarietà espone le aziende interessate al concreto rischio di fallimento, con pesanti ricadute sull’occupazione regionale, e allontana definitivamente investimenti sul territorio da parte delle aziende del settore, nazionali e straniere.
Le imprese vivono oggi una situazione paradossale in quanto non riescono a far valere i propri crediti per le attività svolte negli scorsi anni e al contempo sono a loro volta fortemente indebitate con gli istituti bancari che nei mesi scorsi hanno anticipato loro liquidità sulla base delle fatture emesse.
La manifestazione congiunta con le forze sindacali della scorsa settimana e gli appelli al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e al Prefetto non hanno sortito effetti e il timore è che si voglia abbandonare le aziende del settore con i lavoratori al proprio destino, condannandole al fallimento.
News recenti
Webinar ANPAR e ANCE 19 Marzo “Il recupero dei rifiuti inerti: aspetti normativi” (diretta web)
Approfondire tematiche e criticità di un settore pilastro della circular economy, offrendo una panoramica delle più avanzate modalità di gestione e trattamento dei rifiuti...
18.03.2021 Leggi tuttoWebinar 25 Febbraio “Strumenti Economici per l’Economia Circolare e la gestione dei rifiuti”
Giovedi 25 Febbraio ore 10.30 Diretta Web RICICLA TV e pagina Facebook Assoambiente.
Chiusura Uffici - Festività
Gli Uffici FISE rimarranno chiusi dal 24 dicembre e riapriranno il 7 gennaio 2021
21.12.2020 Leggi tuttoPagina 16 di 562 pagine ‹ First < 14 15 16 17 18 > Last › Pagina precedente Pagina successiva