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Marcegaglia: Confindustria spinge sui temi UE

» 14.03.2011

Al termine della cerimonia in cui gli è stata conferita la laurea honoris causa in giurisprudenza, il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso e la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alla presenza del vicepresidente Antonio Tajani, hanno avuto un breve incontro per discutere di alcuni temi dell'agenda Ue: governance economica, Small Business Act, politica sugli investimenti esteri e strategia per la lotta ai cambiamenti climatici. "Confindustria è da sempre favorevole a un maggiore coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati Ue - ha dichiarato Emma Marcegaglia - e per questo sosterrà la Commissione, affinché gli Stati rispettino gli impegni che verranno assunti con il Piano Nazionale di Riforma e il Patto di Stabilità e Crescita".

La presidente Marcegaglia ha poi affrontato con Barroso la questione della governance economica, alla luce delle recenti decisioni assunte dal  vertice Ue. Sulla revisione dello Small Business Act, ricordando la necessità di rimuovere i numerosi ostacoli che ancora rallentano l'attività delleimprese, la presidente ha dato atto alla Commissione: "di lavorare seriamente a favore delle pmi, patrimonio che va sostenuto come spina  dorsale dell'economia italiana ed europea".

La Marcegaglia ha poi sottolineato a Barroso anche la necessità che la politica Ue sugli investimenti esteri sia improntata al principio di reciprocità con le grandi economie emergenti: "bene ha fatto il vicepresidente Tajani a sollevare la questione, insieme al collega Barnier. Dobbiamo fare in modo che le tecnologie chiave per la competitività europea non vengano disperse, pregiudicando il nostro potenziale innovativo", ha commentato la presidente. Infine, sulla recente Comunicazione della Commissione in materia di lotta ai cambiamenti climatici, la presidente di Confindustria ha ribadito la contrarietà del mondo delle imprese a un aumento dell'obiettivo di riduzioni delle emissioni di CO2 del 30% al 2020: "il passaggio unilaterale al 30% sarebbe molto oneroso per l'industria e l'economia europea. Un'eventuale fuga in avanti sarebbe incomprensibile. In questa fase - ha concluso la Marcegaglia - l'immediata priorità politica è consentire alle imprese di far fronte alla crisi".

Fonte: Confindustria


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