News

Positiva retromarcia su “salva ritardo pagamenti”

» 17.02.2010

"Abbiamo salutato con soddisfazione il passo indietro fatto dal Governo sulla norma che proteggeva le aziende sanitarie e ospedaliere delle Regioni che avessero sottoscritto piani di rientro dal disavanzo, impedendo l’attuazione per 12 mesi di azioni esecutive nei loro confronti; la norma era incostituzionale e in contrasto con la normativa europea, tant’è che avevamo già presentato un Esposto in merito alla Commissione europea"

E’ questo il commento del TAIIS, Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi, di cui FISE è membro fondatore, alla nuova norma inserita nel cosiddetto maxiemendamento al Decreto "Milleproroghe" approvato il 12 febbraio al Senato. Se il testo sarà confermato dalla Camera (che dovrà approvarlo entro le prossime due settimane), da marzo sarà già possibile intraprendere, o continuare, le azioni esecutive a danno delle aziende debitrici del sistema sanitario nazionale.

Restano però irrisolti i nodi strutturali del sistema e l’Italia continua ad essere il fanalino di coda in Europa, per quanto riguarda i tempi di pagamento: in Europa lo Stato paga mediamente in 68 giorni con punte di eccellenze quali Danimarca (36 giorni) e Germania (41 giorni) contro gli oltre 250 giorni medi di ritardo registrati nel nostro Paese, con punte anche di 2 anni in Sicilia.

I problemi, oltretutto, denunciano al TAIIS, non riguardano solo il sistema sanitario nazionale, ma anche gli enti locali, vincolati nei flussi di spesa dal Patto di stabilità interno, anche per contratti già firmati e per servizi già effettuati e pur in presenza di risorse anche materialmente in cassa.

Serve maggiore elasticità nella gestione della spesa, soprattutto in presenza di servizi spesso di interesse pubblico caratterizzati da alta intensità di manodopera, assicurando alle Regioni flussi regolari e tempestivi nei trasferimenti e consentendo agli enti locali una gestione autonoma delle risorse disponibili.

"Esprimiamo, quindi", conclude la nota del TAIIS, "soddisfazione per l’attenzione finalmente dedicata al tema del ritardo nei pagamenti nel corso dei lavori parlamentari legati alla conversione in legge del decreto legge 25 gennaio 2010, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. Molti degli emendamenti presentati, oltretutto da un ampio schieramento di forze politiche, vanno nella direzione giusta: con un auspicio forte, però, ovvero che si tenga conto dei servizi e non solo delle opere".


    News recenti

    G.U. - Produzione energia elettrica

    E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 27 Aprile 2007 la deliberazione dell'11 aprile 2007 dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas recante "Attuazione del...

    Leggi tutto

    L’agenda parlamentare dal 7 all’11 maggio

    FISE segnala, tra le attività parlamentari che si terranno nella settimana che va dal 7 all'11 maggio 2007: - l'Aula della Camera delibera il rinvio in Commissione del ddl...

    Leggi tutto

    21-25 maggio: verso il Forum P.A.

    Assioma interverrà alla presentazione dell’indagine sui processi di esternalizzazione...

    Leggi tutto

    Pagina 439 di 563 pagine ‹ First  < 437 438 439 440 441 >  Last › Pagina precedente  Pagina successiva