News

Ritardo pagamenti - FISE al convegno OIPA

» 02.07.2008

Il Presidente FISE Carlo Noto La Diega è intervenuto al convegno promosso dall'Oipa, Osservatorio su Imprese e Pubblica Amministrazione, sul tema "Inefficienze e ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione: ostracoli per lo sviluppo del Paese".

Il Presidente FISE ha evidenziato l'esperienza della Federazione all'interno del TAIIS Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi, che raggruppa al suo interno ben 13 diverse sigle associative, aderenti a Confindustria, alla Lega delle cooperative, alla Confcommercio, alla Confapi, ad agci e a Confcooperative: "Siamo tutti accomunati, a prescindere dalle diverse case madri di appartenenza, dall’essere Associazioni di rappresentanza di servizi non a carattere distributivo e con una forte componente di manodopera.
E siamo anche, purtroppo, accomunati dall’essere imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione, centrale e locale, e quindi siamo tutti costretti a fare i conti con quel grosso problema che è il ritardo nei pagamenti. Problema è bene dirlo, non nuovo nel nostro Paese, ma che sta diventando sempre più evidente e drammatico. Da una parte le imprese pagano, mese dopo mese, stipendi, contributi e tasse e dall’altra, invece, lo stato provvede con sempre maggior ritardo al pagamento dei corrispettivi contrattuali".

"Nella sanità", ha aggiunto Noto La Diega, "abbiamo punte di ritardo che vanno oltre i due anni, fino agli 850 giorni. Nel settore dei rifiuti, in molte regioni, non solo del Sud, i ritardi con cui le nostre imprese sono pagate dalle amministrazioni comunali supera i 6-7 mesi, determinando condizioni di difficoltà che incidono pesantemente sull’ambiente e sulla competitività del nostro sistema imprenditoriale".

"In aggiunta", ha concluso il Presidente FISE, "i recenti incrementi di taluni elementi di costo aziendale, come il costo del lavoro o il costo del carburante, non sono ammessi in maniera adeguta alla revisione dei prezzzi da parte delle amministrazioni pubbliche.
Stiamo intervenendo, presso il parlamento e presso l’ autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ma la politica ci deve ascoltare, non potendo riversare sulle aziende e sui servizi questi aumenti di costo , pena un decadimento grave della qualità dei servizi che forniamo, che lo ricordo sono spesso di interesse pubblico e collettivo. Il mondo della politica, nella passata legislatura, spesso ha ascoltato e condiviso il problema, ma le nostre proposte di soluzione non hanno mai trovato la strada per diventare provvedimenti di legge idonei ad avviare a soluzione il probema".


    News recenti

    G.U. - Criteri ambientali minimi per bandi P.A.

    E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 64 del 19 marzo 2011 il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante: "Adozione dei criteri...

    Leggi tutto

    Preoccupazione per le dichiarazioni della Gelmini

    Associazioni datoriali e organizzazioni sindacali esprimono preoccupazione per le dichiarazioni...

    Leggi tutto

    Marcegaglia: Confindustria spinge sui temi UE

    Al termine della cerimonia in cui gli è stata conferita la laurea honoris causa in giurisprudenza, il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso e la presidente di...

    Leggi tutto

    Pagina 203 di 563 pagine ‹ First  < 201 202 203 204 205 >  Last › Pagina precedente  Pagina successiva