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RAEE: accordo per un recupero di qualità
» 20.05.2008
La legge quadro che ha disciplinato il sistema di raccolta, trattamento e recupero dei RAEE risale ormai a tre anni fa, ma la sua applicazione ha richiesto norme attuative e Accordi tra gli attori coinvolti nell’articolata filiera delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (produttori, comuni, gestori dei servizi di raccolta e trasporto e imprese di recupero).
Questo Accordo – previsto dal Decreto 185 / 2007 – aggiunge un importante tassello al quadro delle regole del sistema, stabilendo uno standard tecnico, qualitativo e ambientale di riferimento per quanti operano nel trattamento dei rifiuti tecnologici per conto dei quattordici Sistemi Collettivi ad oggi costituiti dai produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) per far fronte ai propri obblighi gestionali e finanziari in materia di RAEE e presenti nell’ambito del Centro di Coordinamento RAEE.
L’Accordo mira a superare le attuali criticità connesse ad un diversificato livello autorizzativo territoriale e quindi di efficacia ambientale dei singoli impianti, che non permette una corretta competitività e lo sviluppo tecnologico delle aziende.
Per il mercato dei RAEE si prevede nel futuro prossimo una consistente crescita, non solo perchè la legge fissa un obiettivo di 4 kg l’anno per abitante alla fine del 2008, ma soprattutto per le esperienze più avanzate realizzate nel nord Europa, dove già si raccolgono più di 10 Kg per abitante all’anno. Il nostro Paese è oggi a circa 1,4 kg all’anno per abitante, pari a circa 100mila tonnellate/anno gestite, che potranno incrementare nel futuro a circa 700.000 tonnellate/anno.
"L’Accordo sottoscritto oggi con ASSORAEE", dichiara Giorgio Arienti, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE, "rappresenta la naturale prosecuzione dell’impegno dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche verso l’ambiente; anche nella gestione dei RAEE i Produttori, attraverso i loro Sistemi Collettivi e con il supporto dei partner operativi della filiera, intendono assicurare ai consumatori e ai cittadini uno standard qualitativo elevato".
"Vista l’eterogeneità dei RAEE e la complessità del quadro normativo, peraltro ancora incompleto, ad essi applicabile", dichiara il neo Presidente ASSORAEE Gabriele Canè, "abbiamo concordato sulla opportunità di definire standard tecnico operativi di riferimento per tutte le imprese che intendono operare nella gestione di questi rifiuti e, in particolar modo, di quelli provenienti dai nuclei domestici. Tutto ciò al fine di assicurare al produttore e al cittadino il corretto e più efficace recupero di tali rifiuti con il minore impatto ambientale nell’ambito di una equilibrata competizione".
L’Accordo (aperto a tutte le aziende di recupero RAEE) prevede, su richiesta delle stesse, un audit specifico condotto da certificatori terzi; l’esito positivo di tale audit è condizione necessaria per l’iscrizione ad un apposito elenco, gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, all’interno del quale i Sistemi Collettivi individuano con regole di mercato i fornitori dei servizi di recupero dei RAEE.
In base all’Accordo, il Centro di Coordinamento si impegna a individuare gli enti certificatori, a rendere pubblico l’elenco delle aziende che avranno superato l’audit, e a chiedere ai Sistemi Collettivi di avvalersi esclusivamente di aziende accreditate, procedendo, in caso di inadempienza, alle opportune segnalazioni al Comitato di Vigilanza e Controllo.
ASSORAEE, da parte sua, si impegna a promuovere l’applicazione e l’aggiornamento dello standard tecnico in funzione degli sviluppi resi possibili dall’evoluzione tecnologica delle migliori tecniche disponibili, ai fini della migliore efficacia ambientale degli impianti del comparto.
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