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Siamo lieti di inviarLe il secondo numero della newsletter del Salone dell'Outsourcing 2007, Prima Mostra–Convegno dei servizi alle imprese e alla pubblica amministrazione, in programma presso la Nuova Fiera di Roma dall'11 al 13 dicembre prossimi. Esso vuole essere un Foro permanente in cui interagiscono fornitori, utilizzatori e manager pubblici e privati, per conoscere e presentare nuove soluzioni e approfondire i problemi.
Attraverso il seguente link è possibile consultare l'agenda completa dei convegni in programma al Salone dell'Outsourcing 2007.
>>RASSEGNA CONVEGNISTICA SALONE DELL'OUTSOURCING 2007<<
L'outsourcing, come nuova dimensione delle imprese e della P.A. è un'opportunità di modernizzazione, sviluppo tecnologico, occupazione e professionalità, una sfida alla creatività. Manageriale che ha bisogno di conoscenza e di regole chiare e trasparenti.
A queste esigenze vogliamo rispondere con il I° Salone permanente dell'Outsourcing promosso da Fiera Roma, Confindustria servizi innovativi e tecnologici, FISE, Legacoop, Confservizi, Compagnia delle Opere.
Vi aspettiamo.
Confermateci la vostra partecipazione.
info@saloneoutsourcing.it
tel. 06/65074 533– 522
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Nelle strutture economiche più competitive ed innovative il vantaggio concorrenziale deriva essenzialmente dalle risorse e dalle competenze non solo interne ma anche esterne, di cui un'impresa può servirsi.
Come afferma nell'intervista al Corriere delle Opere l'AD di Fiera Roma Marco Sogaro, "Fare Outsourcing è spesso l'unica leva di crescita anche per le attività economiche tecnologicamente avanzate" In quest'ottica, le strategie aziendali devono, da un lato ottimizzare e modificare attivamente il patrimonio di capacità che l'impresa controlla direttamente, dall'altro ricorrere all'outsourcing per potenziare i processi di produzione di valore, sia per i clienti e che per l'impresa stessa, in modo da migliorare lo stato di costo, inglobare diversi ambiti di competenze e conoscenze, accrescere e rafforzare le possibilità di innovazione e di diversificazione, la divergenza competitiva della concorrenza attuale e futura, la credibilità delle scelte strategiche aziendali da parte degli stakeholder.La sintesi sinergica di capacità interne ed esterne può, quindi, portare alla diffusione di relazioni di outsourcing, basate su rapporti di collaborazione interimpresa.
Un modello di collaborazione, come quello presentato nell'articolo della dott.ssa Coleti di FISE, ha consentito, infatti, alle componenti della domanda e dell'offerta di condividere obiettivi e di dotarsi di strumenti idonei a raggiungerli: «un segno positivo dei tempi che stanno evolvendo verso la partnership reale e non "preconfezionata" da un unico interlocutore o da estranei alla valutazione delle esigenze in gioco.&Raquo;
Il nuovo paradigma per affrontare il mercato è, oltre l'attenzione alle conoscenze e alle competenze, il governo delle connessioni strategiche tra imprese:
Unirsi è un inizio, mantenersi insieme è progresso; lavorare insieme è un successo (Henry Ford)
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L'Outsourcing è un mercato che cresce.
di Marco Sogaro, Amministratore Delegato Fiera Roma
L'outsourcing dei servizi è un mercato in costante sviluppo che interessa i processi produttivi, la struttura manageriale, i rapporti di lavoro e può incidere significativamente sulla modernizzazione, razionalizzazione e produttività delle organizzazioni private e delle pubbliche amministrazioni. [...]
Al di là dell'attività fieristica, quali ricadute positive può avere un'iniziativa come il Salone dell'Outsourcing sul tessuto imprenditoriale?
"E' un modo per consolidare lo scambio delle informazioni all'interno dei distretti economici, senza guardare solo al campo d'applicazione, ma alle novità che si possono cogliere e sfruttare. Nel serbatoio dei servizi delocalizzati si trovano le tlc, i media, il manifatturiero e l'hi–tech. Non solo paghe e contributi e forniture sanitarie o aziende di pulizia. L'affidamento all'esterno di alcuni servizi, ad esempio, può anche temporaneo, magari pensato per facilitare quella fase di studio e sviluppo di un nuovo servizio che altrimenti sarebbe lenta, tortuosa e forse senza successo. [...]"
Leggi tutta l'intervista
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Il capitolato dei Servizi di Igiene ambientale integrata in Sanità: diario di un confronto
Promosso da FIASO, FARE, ANMDO, FISE e AFED, ripercorriamo le tappe del confronto che ha portato alla sua pubblicazione, fondato sulla metodologia della condivisione di obiettivi comini ed esigenze della domanda e dell'offerta.
A cura di Alessandra Coleti
Un anno fa appariva un obiettivo ambizioso formulare un Capitolato tipo dei servizi di igiene ambientale integrata in Sanità che fosse frutto di una proposta condivisa tra Associazioni Professionali e di Categoria nazionali.
FISE era già impegnata nella formulazione di Linee Guida nazionali per i sistemi di esecuzione e controllo dei servizi di igiene ambientale per Ao e Asl.
Analogamente, l'ANMDO era impegnata a sviluppare un capitolato "standard" per l'affidamento e la gestione del servizio di sanificazione ambientale e del servizio di raccolta e trasporto rifiuti.
Portare a termine i due percorsi in parallelo, in assenza di una sintesi delle esigenze sottostanti, avrebbe rappresentato un risultato parziale nell'ambito di un unico processo finalizzato a soddisfare le aspettative di molteplici figure di utenti: staff clinico, generico e infermieristico, direzione medica, pazienti, utilizzatori, pubblico, organi di governo e di informazione.
Su questo si rifletteva anche con FIASO, in attesa di giungere a una visione condivisa. Se il fine era affermare le condizioni di una vera partnership fra le parti contrattuali, le iniziative avviate dovevano necessariamente fondersi in un progetto comune, dal momento che le Linee Guida e il Capitolato tipo erano le due facce della stessa medaglia: il contratto di risultato fra Committente e Assuntore del servizio.
L'idea di un progetto organico piacque anche al FARE, cosicchè fu costituito un Gruppo di lavoro molto ampio e variegato di persone con professionalità molto diverse, che mai avevano cooperato assieme, prima di allora.
Furono innanzitutto rivisitate e pubblicate le Linee Guida con le sigle delle quattro Associazioni FIASO, FARE, ANMDO, FISE, per la prima volta promotrici di una iniziativa nazionale comune.
Poi toccò al capitolato: si decise inizialmente per una tripartizione del gruppo di lavoro in sottogruppi, dedicati allo sviluppo della parte giuridica, tecnica ed economica del capitolato. Tuttavia, essendo il capitolato uno strumento che riflette le dinamiche negoziali proprie della relazione contrattuale, dovevamo fare i conti con il fatto che le esigenze manifestate da chi appalta il servizio si riflettono necessariamente su chi lo offre (e viceversa).
La svolta è stata rappresentata da un modello di lavoro strutturato nei percorsi ma fluido nello scambio di know–how, distinguendo soprattutto il "piano istituzionale" dei promotori da quello "tecnico" degli esperti.
Ad ogni avanzamento del lavoro i due livelli, istituzionale delle Associazioni promotrici e tecnico degli esperti delle imprese aderenti al progetto e dei consulenti, dovevano necessariamente interloquire mentre una task force, costituita da un numero ristretto di partecipanti, ne avrebbe stigmatizzato gli esiti. A valle, il giudizio "terzo", super partes, dell'Università sull'impostazione finale.
Era la strada era giusta, perchè finalmente si adottavano scelte importanti su come definire e misurare i livelli di qualità attesi del servizio, con quali criteri selezionare il contraente sulla base delle reali capacità organizzative e gestionali, come remunerare la prestazione in relazione alla qualità erogata, valorizzando economicamente il servizio, come gestire le mutevoli esigenze della stazione appaltante, snellire le procedure legate ai controlli, renderle oggettive e specializzare i controllori, intervenire sulle non conformità del servizio.
Ma la parte più innovativa del lavoro risiede nella definizione dei criteri per la determinazione dei costi del servizio. Grazie a essa ogni azienda sanitaria potrà valutare, attraverso un percorso lineare e trasparente, la corrispondenza della prestazione richiesta con l'impegno di spesa stanziato. Il Gruppo di lavoro ha ultimato questa parte effettuando poi una puntuale correlazione tra livello qualitativo della prestazione e prezzo. Una fase chiave che, di fatto, conferisce maturità industriale a questo mercato, caratterizzata dall'ingresso di AFED tra i Promotori istituzionali con l'apporto di un resario già realizzato in precedenza, utilizzato dal Gruppo per riscontrare le stime effettuate e pubblicato in appendice al capitolato.
Il valore principale dell'esperienza non consiste, quindi, solo nell'aver prodotto un Capitolato tipo, ma soprattutto un modello di collaborazione possibile, che ha permesso alle componenti della domanda e dell'offerta di definire obiettivi condivisi, di dotarsi di strumenti idonei a raggiungerli: un segno positivo dei tempi che stanno cambiando ed evolvendo verso la partnership reale e non "preconfezionata" da un unico interlocutore o da estranei alla valutazione delle esigenze in gioco.
In questo senso, il capitolato (che può essere consultato scaricandolo dal sito www.fise.org – area studi e ricerche), perfettibile nelle rivisitazioni, costituisce un' esperienza "esportabile" in situazioni e contesti che richiedono regole in linea con l'oggetto dell'appalto ma, allo stesso tempo, adattabili alle esigenze degli operatori e dei committenti.
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