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Rinnovabili: lavori in corso della Commissione
» 22.07.2007
Un punto importante ancora da chiarire riguarda l’indicatore di riferimento sulla base del quale fissare l’obiettivo del 20%. Il Consiglio europeo si riferisce al "totale dei consumi energetici" ma non precisa se si tratta dei consumi primari o dei consumi finali di energia. Ci sono argomenti a favore dei due indicatori e, anche se il Capo Unità ha espresso una preferenza per l’utilizzo dei dati sui consumi finali ha altresì fatto presente, da un lato, che in questo modo non sarebbe altrettanto incentivata una maggiore efficienza e, dall’altro lato, che potrebbero sorgere problemi politici con il Parlamento europeo che potrebbe considerare tale scelta come non sufficientemente ambiziosa. La proposta di direttiva sarà accompagnata da una nuova valutazione d’impatto, relativa a tutta l’Ue e non ripartita per Stato membro, che non dovrebbe discostarsi di molto da quella allegata alla comunicazione del 10 gennaio scorso. Di fronte allo scetticismo di alcuni sui costi annunciati per il raggiungimento dell’obiettivo (dai 10 ai 18 miliardi di euro per anno), il Capo Unità ha affermato che essi sarebbero assolutamente realistici considerato che la stima più alta è fondata su prezzi del petrolio particolarmente bassi.
Fonte: Confindustria
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