News

Protesta nel settore dei servizi

» 26.06.2007

Negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie domani saranno garantiti esclusivamente i servizi essenziali. E’ questa la forma di protesta messa in atto dalle società erogatrici contro i ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. La giornata dal titolo "Rimetti a noi i nostri crediti" vuole mettere in risalto il grave disagio con cui devono fare i conti le organizzazioni imprenditoriali per l’inefficienza burocratica statale.

Secondo una ricerca effettuata risulta che i pagamenti da parte delle strutture sanitarie avvengono con ritardi medi che vanno dai 140 giorni in Puglia ai 169 in Sicilia e Lombardia, fino ai 366 in Campania e 400 in Emilia Romagna. Ma si va aggravando anche la situazione degli Enti locali, dove ormai si registrano alcuni casi di ritardo di pagamento medi per regione, non giustificati da ragioni procedurali specifiche, che arrivano all’anno. "La situazione oramai si è fatta insostenibile – sostengono le organizzazioni imprenditoriali – e non possiamo più evitare di manifestare pubblicamente le nostre difficoltà. Siamo disponibili all’ascolto delle istituzioni e chiediamo che venga presto aperto un tavolo di confronto sulla questione dei ritardati pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche".

Prima di arrivare a questa forma di protesta a cui potrebbero seguirne altre, le organizzazioni imprenditoriali hanno cercato inutilmente la via della concertazione. Infatti, le ragioni del dissenso sono state esposte per ben due volte tramite lettera inviata al Ministro dell’Economia e Finanze, Padoa Schioppa, al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e ai ministri Bersani, Turco e Lanzillotta, dalle organizzazioni imprenditoriali che rappresentano le imprese di servizi aderenti a Confapi, Confcommercio, Confindustria, Agci, Confcooperative e Legacoop. Nel complesso si tratta di ben 16 sigle: Agci/Psl - Ancst/Legacoop - Angem/Fipe - Anseb/Fipe - Assiv/Confindustria - Agci/Solidarietà - Federlavoro e Servizi/Confcooperative - Federsicurezza/Confcommercio - Federsolidarietà/Confcooperative - FISE/Confindustria - FISE Anip - FISE Assioma - FISE Auil - Fnip/Confcommercio - Legacoopsociali - Unionservizi/Confapi.

Le società fornitrici di servizi sono stanche di sopportare ritardi nei pagamenti, in particolar modo nel settore sanitario, creando una situazione di grave disagio. A inasprire la situazione è anche il contesto di costo del denaro con un andamento in crescita. Il costo del lavoro nelle imprese di ristorazione collettiva è pari al 50% del fatturato e a questo va aggiunto il trasferimento del trattamento di fine rapporto (Tfr) da versare allo Stato che pesa in maggior modo sulle casse delle società ad alta intensità di manodopera.


    News recenti

    Norme sugli imballaggi - G.U. n.76 del 31/03/2007

    E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.76 del 31 marzo 2006 il Decreto del 13 marzo 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recante "Norme integrative per...

    Leggi tutto

    FISE promuove un seminario su “La nuova 488”

    Il 12 aprile a Roma un seminario riservato alle aziende associate sulla Riforma degli incentivi...

    Leggi tutto

    Piano regionale rifiuti in Campania - G.U. n.70 del 24/03/2006

    Sulla Gazzetta Ufficiale n.70 del 24 marzo 2006 è stata pubblicata l'Ordinanza n.77 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della protezione civile, del 10...

    Leggi tutto

    Pagina 538 di 562 pagine ‹ First  < 536 537 538 539 540 >  Last › Pagina precedente  Pagina successiva