"L'industria del riciclo", ha dichiarato in apertura del suo intervento il Presidente FISE Unire Corrado Scapino, "è la scommessa cruciale ed opportuna per il sistema Italia. Un dato significativo: per quanto riguarda l'industria di metalli, acciaio, alluminio, piombo, e carta, più del 50 per cento delle materie prime è, in realtà, riciclato. Quindi, non si tratta più solo di un fatto di buona pratica ambientale, giacché il riciclaggio rappresenta una delle fonti di approvvigionamento del nostro sistema industriale. Tra l'altro, con la crescita della domanda nell'est del mondo, questa quota diventa sempre più importante e decisiva anche in termini economici".

"Incrementare il riciclaggio", ha proseguito Scapino", "è un obiettivo non solo della normativa, ma di tutto il sistema e, al riguardo, formuliamo alcune osservazioni. Va bene parlare di opzione zero, se si intende come linea di tendenza; è chiaro, però, che non è sufficiente indicare un numero in una legge perché tutto automaticamente avvenga: in altri termini, raggiungere il risultato pieno, o tendere ad esso, è possibile solo allorché sia messa in atto una serie di politiche.
Il problema più rilevante dell'industria del riciclo è costituito dal fatto che essa soffre, come parte dell'industria italiana, di nanismo: sostanzialmente, c'è una diffusione molto ampia di aziende, ma esse sono generalmente, con le dovute eccezioni, assai piccole. Questo è un problema che mette in difficoltà il nostro sistema nei confronti dell'Europa e, soprattutto, rispetto ai nuovi traguardi, ossia le esportazioni".

All'intervento del Presidente Scapino hanno fatto seguito quelli dei Presidenti dei settori aderenti a Unire che hanno espresso le principali problematicità dei singoli comparti rappresentati.

• L'audizione