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Concorrenza: dall’Europa nuovi orientamenti
» 18.07.2006
I nuovi orientamenti introducono importanti novità per quanto riguarda il calcolo delle multe in caso d'infrazione, legandole in modo più stretto alla durata della violazione e inasprendo le pene per i comportamenti recidivi. Secondo il Commissario alla concorrenza, Neelie Kroes, i nuovi orientamenti permetteranno di tener meglio conto della rilevanza economica dell’infrazione e del peso di ogni impresa coinvolta. Le tre modifiche principali sono:
- "Quota iniziale": un'importante innovazione rispetto alla precedente normativa è l'introduzione del meccanismo di "quota iniziale" che ha l'obiettivo di dissuadere le imprese dall'intraprendere condotte illegali in materia antitrust. Grazie a questa nuova norma, la Commissione potrà aggiungere all'importo della multa una somma compresa tra il 15% e il 25% delle vendite annuali (in termini pratici, il semplice fatto per un'impresa di partecipare a un cartello, le "costerà" tra il 15% e il 25% del fatturato realizzato vendendo i prodotti interessati).
- rapporto tra multa e durata dell'infrazione: i nuovi orientamenti prevedono un innalzamento, del tetto massimo delle ammende che la Commissione può imporre ad una impresa che violi la normativa antitrust (dal 10% al 30% del fatturato annuale). Inoltre, perché sia maggiormente tenuta in considerazione la durata dell'infrazione, l'ammontare della multa sarà moltiplicato per il numero di anni in cui si è verificata l'inosservanza;
- aumento delle pene per i comportamenti recidivi: i nuovi orientamenti tengono ugualmente conto della giurisprudenza recente e della prassi della Commissione in materia di circostanze attenuanti o aggravanti. Le modifiche più rilevanti riguardano le misure nei confronti dei comportamenti recidivi. Fino a oggi le autorità europee avevano applicato un aumento del 50% all'ammontare delle multe in caso di recidiva.
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