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Fisco: Confindustria, a Firenze sesto incontro con Agenzia delle Entrate

» 11.03.2014

Firenze ha ospitato la sesta tappa del ciclo d’incontri organizzato sul territorio da Confindustria e dall’Agenzia delle Entrate per favorire il dialogo diretto tra imprese e amministrazione finanziaria.

All’appuntamento hanno partecipato: il presidente del Comitato Tecnico Fisco di Confindustria, Andrea Bolla, il vice presidente di Confindustria Toscana, Andrea Fabianelli, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera e il vicedirettore vicario, Marco Di Capua.

“Vogliamo dare risposte concrete ai problemi fiscali che le imprese fronteggiano quotidianamente sul territoriospiega Andrea Bolla, Presidente del Comitato Tecnico Fisco di ConfindustriaOggi molti problemi che potrebbero essere risolti attraverso comportamenti diversi e con reciproco vantaggio si bloccano contro il muro della sfiducia che divide fisco e contribuente, un muro costruito in anni di norme punitive. Per questo abbiamo avviato un dialogo sereno con l’Agenzia: è il primo passo di un cambiamento culturale necessario, fatto non di proclami ma di azioni concrete, come quelle messe in campo dall’inizio di questa esperienza. Ad esempio, la recente adozione da parte dell’Agenzia di procedure di “rating” per accelerare i rimborsi d’imposta. Azioni come questa danno l’idea di aver imboccato la buona strada. Ma la via delle riforme e della semplificazione è ancora molto lunga e tutta da percorrere. Il mondo imprenditoriale non si sottrae ai propri impegni, e con l’Agenzia cercheremo di rafforzare l’azione di semplificazione e di migliorare i rapporti tra fisco e imprese, sulla scorta della conoscenza dei problemi sul territorio. Ma questo sforzo può dare un risultato solo se ci sarà lo stesso impegno e la stessa concretezza da parte del Governo. Renzi ha parlato più volte di un fisco amico: ora gli strumenti ci sono, a partire dalla delega fiscale appena approvata e dai provvedimenti annunciati di riduzione del cuneo fiscale. Confidiamo conclude Bolla che ci sia anche la volontà politica di rimettere al centro del sistema il contribuente onesto”.

“Considerata la diffusa crisi di liquidità che l’attuale congiuntura economica sta determinando, negli ultimi anni la nostra attività è stata sempre più orientata - afferma Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate - a dedicare maggiori risorse alla liquidazione dei rimborsi e liberare in tempi brevi le somme spettanti alle aziende. Sul fronte dei rimborsi Iva, abbiamo chiuso il 2013 con 11,5 miliardi di euro erogati a più di 65 mila imprese, artigiani e professionisti, ma contiamo di migliorare ulteriormente le performance dei nostri uffici abbattendo i  tempi e diversificando i controlli e la documentazione da presentare in funzione del livello di rischio. Basso livello di rischio vorrà dire tempi brevissimi per esaminare la domanda di rimborso, meno documenti e soprattutto meno controlli a monte. A questo proposito, è appena uscita una circolare che detta le linee guida agli uffici sul territorio per rendere più spedito il processo e contribuire così a garantire alle aziende un’iniezione di liquidità. L’Amministrazione finanziaria - conclude Befera - attraverso queste azioni concrete, conferma la propria volontà di essere di reale sostegno alle imprese che possono contribuire al rilancio economico del nostro Paese”.

“Le imprese toscane sentono la necessità forte di ricostruire un rapporto di collaborazione e di fiducia reciproca con il fiscoaggiunge Andrea Fabianelli, vice presidente di Confindustria Toscana - Veniamo da anni nei quali le relazioni fra amministrazione finanziaria dello Stato e mondo produttivo sono stati quantomeno problematici, complici la farraginosità della norme e un sistema sanzionatorio, che hanno reso ancora più complessa la già difficile situazione economica generale. Le politiche fiscali sono politiche industriali; pesano sulla competitività e sull’internazionalizzazione delle imprese, oltre che sull’attrattività del sistema paese, nodi essenziali per imboccare il sentiero di una ripresa consistente e duratura. Abbiamo bisogno, perciò, di un sistema più chiaro e più semplice e, dunque, più giusto, che passi dalla necessaria semplificazione degli adempimenti e dei rapporti fra imprese e amministrazione finanziaria dello Stato. Sono questi i capisaldi da cui partire per riscrivere un nuovo patto fra sistema economico e fisco – conclude Fabianelli - che passi anche attraverso la creazione di un tavolo di approfondimento permanente fra sistema Confindustria Toscana e Agenzia regionale delle Entrate, una sede in cui confrontarsi e condividere interpretazioni e modalità di applicazione delle normative, con particolare riferimento a quelle di maggior impatto sulle imprese”.

Fonte: Confindustria


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