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Allarme furti di auto a noleggio: nel sud Italia crescono del 40%
» 04.03.2014
I furti di auto a noleggio nelle regioni meridionali hanno superato ogni possibile livello di tolleranza. Se il trend non cambierà nei prossimi mesi saremo costretti ad abbandonare le località a maggiore rischio (Sicilia, Campania e Puglia), con evidenti ricadute per i servizi di mobilità per i turisti, per i livelli occupazioni di queste aree e, non ultimo, per l’immagine del nostro Paese all’estero. Chiediamo l’attivazione immediata di un tavolo sulla sicurezza che coinvolga amministrazioni locali e centrali che definisca modalità di collaborazione con le Forze dell’Ordine al fine di i8ndividuare efficaci contromisure per arginare il fenomeno.
E’ questo il grido d’allarme lanciato daANIASA. Da sempre i “topi d’auto” e le organizzazioni criminali hanno mostrato una particolare predilezione per le vetture a noleggio, ma negli ultimi mesi si è registrato un vero e proprio exploit che mette a serio rischio la redditività delle attività di renting in alcune zone della nostra Penisola.
Lo scorso anno i furti di auto a noleggio a breve termine (quello turistico e per business) sono cresciuti in Italia di quasi il 40% (passando da 879 a 1.224 vetture) rispetto al 2012. Ogni giorno oltre 3 auto vengono sottratte alle aziende del settore. Il danno economico complessivo supera i 20 milioni di euro e nei primi mesi del nuovo anno il trend sembra addirittura in ulteriore crescita.
La classifica delle Regioni più colpite dal fenomeno vede la leadership incontrastata della Campania (485 contro i 364 del 2012), seguita della Puglia, dove i furti di auto a noleggio del rent-a-car sono cresciuti lo scorso anno addirittura del 64%: da 146 a 246 vetture.
In terza posizione si rafforza la Sicilia (+60% nel 2013, dai 103 casi del 2012 ai 168 furti); in quest’area un caso unico è rappresentato da Catania dove nel 2013 si è concentrato l’80% del totale furti della Regione (132). Queste tre Regioni da sole costituiscono il 73% dei furti totali nazionali, con 899 episodi.
Situazioni sopra i livelli di guardia si registrano anche nel Lazio (117 furti) e in Lombardia (119) dove, però, il dato si spiega per l’elevato flusso di attività che gravita soprattutto intorno alle aree metropolitane di Roma e Milano.
Tutto ciò accade senza che le istituzioni centrali e locali riescano a contrastare il fenomeno, più volte segnalato dall’Associazione, e rischia di costringere i grandi operatori multinazionali e nazionali del noleggio a breve termine a ritirarsi da aree strategiche per l’offerta turistica del nostro Paese, mettendo a rischio oltre 1.000 posti di lavoro nelle sole tre Regioni; senza considerare l’incalcolabile danno di immagine per il nostro Paese visto l’approssimarsi dei mesi caldi, considerato che in tutti i siti web internazionali il blocco delle prenotazioni in queste zone avrebbe una eco deflagrante.
“Da mesi”, dichiara il Presidente ANIASA – Fabrizio Ruggiero, “stiamo provando a sensibilizzare le istituzioni sul fenomeno, ma il trend è in costante peggioramento. Siamo la categoria più colpita dal fenomeno dei furti e in alcune Regioni, in cui portiamo servizi, mobilità e occupazione, ci sentiamo oggi quasi abbandonati dalle istituzioni”.
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